Spannolinamento: ogni bambino ha i suoi tempi

Lo spannolinamento rappresenta una delle prime grandi conquiste dell’autonomia per il bambino, ma anche una delle fasi che più mette in difficoltà i genitori. Spesso si sente dire che “a due anni devono essere pronti”, ma in realtà non esiste un’età giusta per tutti: ogni bambino ha un proprio ritmo di sviluppo fisico, emotivo e cognitivo.

Secondo l’Accademia Americana di Pediatria (AAP, 2016), la maggior parte dei bambini raggiunge la maturazione neurologica necessaria per controllare sfinteri tra i 18 mesi e i 3 anni. Tuttavia, questo non significa che lo spannolinamento debba avvenire entro una data precisa. Alcuni bambini sono pronti prima, altri hanno bisogno di più tempo. Forzarli può portare a regressioni, rifiuti o disturbi legati all’evacuazione.

I segnali che indicano la prontezza includono:

  • Capacità di restare asciutti per almeno due ore.
  • Interesse per il vasino o imitazione degli adulti.
  • Disagio quando il pannolino è sporco.
  • Capacità di seguire semplici istruzioni.

È importante affrontare lo spannolinamento come un percorso positivo e sereno, senza punizioni o pressioni. Un ambiente rilassato e il rinforzo positivo (ad esempio un piccolo premio o lodi verbali) aiutano il bambino a sentirsi sicuro e valorizzato.

Quando ci sono difficoltà persistenti, come stitichezza, rifiuto assoluto o pipì frequente oltre i 5-6 anni, è utile consultare un pediatra o un professionista dello sviluppo. In alcuni casi possono esserci cause fisiche, ma più spesso si tratta di un bisogno di rassicurazione emotiva o di un processo ancora non maturo.

In sintesi, lo spannolinamento è un traguardo importante, ma non una corsa. Accompagnare il bambino con rispetto e pazienza è la strategia migliore per aiutarlo a diventare grande.

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Fonti:

  • American Academy of Pediatrics (2016). Toilet Training Guidelines.
  • Brazelton, T.B., & Sparrow, J.D. (2004). Toilet Training: The Brazelton Way.
  • Largo, R. H. (2005). Il bambino. Il suo corpo, la sua mente, il suo amore.

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Dottoressa Federica Rizza

Dott.ssa Federica Rizza, Psicologa-Psicoterapeuta-Specialista in Neuropsicologia. Laureata e Specializzata presso l’Università di Roma La Sapienza, iscritta all’Ordine degli Psicologi del Lazio con n.17264. Ha lavorato per anni presso l’I.R.C.C.S. San Raffaele Roma e l’I.R.C.C.S. Fondazione Santa Lucia per attività clinica con adulti neurologici e in età evolutiva e per attività di ricerca con diverse pubblicazioni scientifiche.

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