Le demenze, come la malattia di Alzheimer, rappresentano un complesso declino delle funzioni cognitive che coinvolge memoria, attenzione, linguaggio e abilità pratiche. Sebbene non esista ancora una cura definitiva, interventi multidisciplinari possono rallentare il deterioramento e migliorare la qualità di vita.
La fisioterapia gioca un ruolo fondamentale nel mantenere la mobilità, prevenire le cadute e ridurre i sintomi di rigidità e dolore che spesso accompagnano le demenze. Secondo le Linee Guida dell’Associazione Italiana di Psicogeriatria (AIP, 2020) e l’American Physical Therapy Association (APTA, 2019), un programma personalizzato di esercizi può:
- Migliorare l’equilibrio e la coordinazione.
- Contrastare la perdita di massa muscolare.
- Stimolare la circolazione e la funzionalità cardiovascolare.
- Favorire l’autonomia nelle attività quotidiane.
Inoltre, la fisioterapia contribuisce a migliorare l’umore e a ridurre l’ansia e l’agitazione, comuni nelle fasi più avanzate. Le sessioni possono includere esercizi di mobilizzazione articolare, stretching, cammino assistito e tecniche di rilassamento.
È importante intervenire precocemente, appena si manifestano i primi segni di compromissione motoria, per mantenere più a lungo possibile la funzionalità e prevenire complicazioni come le piaghe da decubito o le contratture.
Il coinvolgimento della famiglia e degli operatori è essenziale per creare un ambiente sicuro e stimolante, dove il paziente si senta supportato senza eccessive pressioni.
Fonti:
- Associazione Italiana di Psicogeriatria (2020). Linee guida per la gestione delle demenze.
- American Physical Therapy Association (2019). Physical Therapy Management of Patients with Dementia.
- Forbes, D., et al. (2015). Exercise programs for people with dementia. Cochrane Database of Systematic Reviews, 4(4).