Stimolazione cognitiva nell’adulto con degenerazione: in cosa consiste?

La stimolazione cognitiva è un approccio terapeutico fondamentale per gli adulti che soffrono di degenerazione cognitiva, come nel caso di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. Questa forma di terapia mira a migliorare le funzioni cognitive residue e a mantenere un livello di autonomia il più a lungo possibile. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la stimolazione cognitiva può contribuire a rallentare la progressione di tali malattie e a migliorare la qualità della vita.

La stimolazione cognitiva può includere una varietà di attività che sfidano la mente. Ad esempio, giochi di memoria e attività di problem solving, come il Sudoku e i cruciverba, possono aiutare a mantenere attive le capacità cognitive. Questi esercizi non solo stimolano la mente, ma offrono anche un senso di realizzazione e soddisfazione quando vengono completati con successo.

Inoltre, le attività sociali sono di fondamentale importanza per il benessere cognitivo degli adulti con degenerazione. Partecipare a gruppi di supporto o corsi di arte e musica non solo stimola la mente, ma favorisce anche l’interazione sociale, che è essenziale per il benessere emotivo. Secondo uno studio pubblicato nel Journal of Alzheimer’s Disease, la partecipazione a attività sociali riduce significativamente i sintomi di depressione e ansia nei pazienti con demenza.

Infine, la stimolazione sensoriale può essere un altro strumento efficace. Attività che coinvolgono i sensi, come la cucina, il giardinaggio o l’ascolto di musica, possono attivare aree del cervello che restano intatte anche in presenza di degenerazione, promuovendo così un senso di connessione e piacere.

In conclusione, la stimolazione cognitiva è un approccio cruciale per aiutare gli adulti con degenerazione cognitiva a mantenere le loro capacità e migliorare la qualità della vita. Combinando attività cognitive, sociali e sensoriali, è possibile creare un piano di intervento personalizzato che risponda alle esigenze individuali, contribuendo a rallentare la progressione della malattia e a promuovere il benessere generale.

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Dottoressa Federica Rizza

Dott.ssa Federica Rizza, Psicologa-Psicoterapeuta-Specialista in Neuropsicologia. Laureata e Specializzata presso l’Università di Roma La Sapienza, iscritta all’Ordine degli Psicologi del Lazio con n.17264. Ha lavorato per anni presso l’I.R.C.C.S. San Raffaele Roma e l’I.R.C.C.S. Fondazione Santa Lucia per attività clinica con adulti neurologici e in età evolutiva e per attività di ricerca con diverse pubblicazioni scientifiche.

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