I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), come la dislessia, la disgrafia e la discalculia, sono spesso associati all’età scolare. Tuttavia, molti adulti convivono con queste difficoltà senza una diagnosi o senza adeguati supporti, con conseguenze su lavoro, autostima e vita sociale.
Il DSM-5 (APA, 2013) riconosce che i DSA possono persistere nell’età adulta, sebbene le strategie di coping e le compensazioni acquisite nel tempo possano mascherare i sintomi. La diagnosi in età adulta è utile per:
- Capire meglio le proprie difficoltà.
- Accedere a strumenti compensativi (software, mappe, tempo aggiuntivo).
- Pianificare percorsi di formazione o riqualificazione professionale.
L’intervento può prevedere:
- Training metacognitivo per migliorare l’organizzazione e la gestione delle attività.
- Supporti tecnologici e software di sintesi vocale o riconoscimento vocale.
- Psicoterapia per affrontare eventuali problemi di autostima o ansia.
Riconoscere il DSA in età adulta permette di valorizzare le potenzialità individuali e migliorare la qualità di vita.
Fonti:
- American Psychiatric Association. (2013). DSM-5.
- Gerber, P. J. (2012). Adults with learning disabilities in higher education: Ecology, intervention, and research. Journal of Learning Disabilities, 45(3), 225–232.
- Istituto Superiore di Sanità (2020). Linee guida per la diagnosi e il trattamento dei DSA.



