La sindrome di tourette

Consigli pratici

COS’È LA SINDROME DI TOURETTE?

Tre parole chiave da ricordare:

  • sindrome neurologica: la forma più grave di disturbo da tic. non e contagiosa, nè tantomeno paragonabile ad una malattia infettiva. si tratta di una condizione neurobiologica, dovuta dall’interazione di fattori genetici e ambientali.
  • involontarietà: i tic non sono eseguiti con l’intenzione di infastidire o attirare l’attenzione. Non sono controllabili volontariamente.
  • dinamicità: tic possono manifestarsi maggiormente in alcuni periodi, per poi scomparire e/o cambiare forma nel tempo. non sono stabili.

COSA SONO I TIC?

  • movimenti (o suoni) rapidi e improvvisi;
  • non hanno nessuna funzione specifica;
  • emessi per “spegnere” una sensazione di urgenza che la persona sente, tipicamente nella parte del corpo da cui parte poi il tic.

N.B. la coprolalia (il tic che fa produrre le parolacce) è meno frequente e molto rara!

ALTRE CONDIZIONI ASSOCIATE

Non solo tic, ma tanto altro….

  • Difficoltà di attenzione (ADHD)
  • Ossessività e compulsioni (DOC)
  • Disturbi di apprendimento (dsa)
  • Ansia ed esplosioni di rabbia

CONSIGLI PRATICI

Buone prassi per aiutare e sostenere un tuo caro:

  • ignora i tic: per quanto ti e possibile, non prestare attenzione ai tic emessi. questo genera maggior ansia nella persona e complica la sua condizione.
  • non chiedere di bloccare i tic: questo aggrava la condizione, oltretutto facendo sentire in colpa la persona. i tic sono involontari!
  • parla e chiedi: non aver timore di chiedere come puoi aiutare la persona. lascia che ti racconti bene cosa prova, le sue emozioni e i suoi timori.
  • concedigli tempo: se è particolarmente agitato/a o preso/a dai tic, lasciagli uno spazio privato in cui nessuno lo/la disturbi.
  • ambiente sereno: cerca di mantenere un ambiente comprensivo e calmo. se nascono delle tensioni tra amici, familiari o insegnanti per i tic emessi, ciò aggrava la condizione della persona.
  • individua gli antecedenti: situazioni, persone o altro che possono favorire la comparsa dei tic, se vengono scovate, possono essere interrotti dei circoli viziosi.
  • sii gentile e non deridere: nonostante alcuni tic possano essere bizzarri e buffi, non prendere in giro la persona. per lei/lui emettere i tic è motivo di sofferenza. cerca di essere gentile.

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Dottoressa Federica Rizza

Dott.ssa Federica Rizza, Psicologa-Psicoterapeuta-Specialista in Neuropsicologia. Laureata e Specializzata presso l’Università di Roma La Sapienza, iscritta all’Ordine degli Psicologi del Lazio con n.17264. Ha lavorato per anni presso l’I.R.C.C.S. San Raffaele Roma e l’I.R.C.C.S. Fondazione Santa Lucia per attività clinica con adulti neurologici e in età evolutiva e per attività di ricerca con diverse pubblicazioni scientifiche.

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